30 dicembre 2014

Dalla Ginestra alle Stelle - Pt. 16

Passione...gialloverde (parte prima)



Finalmente giunse al termine anche la stagione agonistica. A dire il vero non una grande stagione per i gialloverdi, deludenti dal punto di vista dei risultati e mai così male sotto il profilo realizzativo. Le attenuanti del caso c’erano tutte, nessuno lo mette in dubbio, ma si poteva e doveva fare meglio.
Il materiale umano a disposizione di Bartoli e Casini non era certo di primissimo ordine, ma un discreto margine per fare meglio c'era eccome. Pazienza, sarà per la prossima stagione.
In quell'annata sciagurata restava da salvare, senza ombra di dubbio, la rinascita del Gruppo. Si proprio il gruppo con la G maiuscola, quel gruppo affiatato di ragazzi che si cercano dentro e fuori dal campo. Grazie anche al numero maggiore di cene ingurgitate (per la gioia di Ipo e co!) rispetto agli anni passati, i nuovi si erano amalgamati con stile alla vecchia guardia. Scarrick Marcheselli aveva ripreso il suo ruolo di leader indiscusso e le sue iniziative "team building" avevano portato i frutti sperati. Ginestrini e marocchini avevano scoperto di avere molte cose in comune, ma quella più immediata fu il senso di attaccamento alla maglia. Una casacca che molto di loro avevano vestito per la prima volta in quella stagione, ma che hanno onorato più di una seconda pelle. Brividi d'amore gialloverde, nonostante i risultati non abbiano assecondato così tanta passione.
Campionato finito, la coppa Toscana aveva lasciato in dono solo qualche polemica ed i gialloverdi si erano consolati con la ripresa della consueta attività estiva: il calcetto. Immancabile appuntamento serale prima delle ferie che, da sempre, mantiene vivo il gruppo e limita i danni provocati dai bagordi culinari (anche nella stagione estiva, Ipo e la veranda rappresentano sempre una certa garanzia, perfino nelle ore notturne!).  
Storicamente il calcetto è sinonimo d'estate, di serate in allegria seguite da ricche abbuffate in pizzeria e da un pizzico di libertà in più, complice il clima piacevole e la voglia di tirare a far tardi.  
Facendo un passo indietro e lasciando la fantasia giocare in campo aperto (proprio come un numero 10, libero da compiti di marcatura), torna alla mente la storia di un promettente gialloverde, un ragazzo che, oltre al calcetto, amava particolarmente le sere d'estate (ad onor del vero amava anche altro, ma credo si capisca uguale!).
Nonostante fosse il giugno di qualche anno fa, il profumo del tiglio aveva la stessa dolce intensità di oggi: quell'aroma inebriante che risveglia le passioni sopite, annunciando a gran voce l'arrivo della stagione delle passioni (non solo di quella per la Ginestra!).  
Ecco allora la sera, con la voglia di divertirsi, il ritrovo con gli amici e l'immancabile partitella calcetto. Tutti consapevoli del fatto che, vincitori o sconfitti, si sarebbero ritrovati allo stesso tavolo ingannando l’attesa della pizza con qualche litro di birra marmata (marmorized, versione internazionale made in Montevarchi!).

Lore aveva appena concluso la sua prima stagione in maglia gialloverde, non strepitosa ad esser sinceri, ma il lavoro non gli aveva lasciato molto scampo. Molti fine settimana occupati e serate passate sempre più spesso in ufficio, invece che al campo ad allenarsi. Sappiamo bene come a livello amatoriale il lavoro e la famiglia abbiano la precedenza sul pallone, niente da obiettare. É altresì vero che la famiglia, alcune volte, viene colpevolmente sacrificata, con buona pace delle consorti costrette a digerire l'antica passione di molti bambini mai diventati del tutto adulti (qua il dibattito potrebbe ampliarsi all’infinito nel tentativo di elencare tutti gli esemplari in maglia gialloverde che ancora avrebbero bisogno di crescere!).   
Lore pareva non avere grandi problemi di famiglia (molto spesso moglie=amore=cuore=catene!), così diceva, mentre gli impegni lavorativi  lo penalizzavano anche dal punto di vista sociale. Quell'estate, nonostante i piccoli dettagli sopra elencati fra parentesi, avrebbe avuto voglia di approfondire la conoscenza di una tale Francesca, di professione hostess, di origine fiorentine, ma con parentele significative in zona Montevarchi. Una ragazza più giovane di lui, ma che a dispetto dei suoi freschi 26 anni vantava un caratterino oltremodo quadrato, tipico dei nati sotto il segno della vergine.

24 dicembre 2014

Natale gialloverde

I risultati sportivi non sono proprio il massimo quest'anno, è inutile nasconderlo, la classifica è sotto gli occhi di tutti. I gialloverdi di Bartoli e Casini navigano nei bassifondi della graduatoria Arci Valdarno: ad inizio stagione i giocatori a disposizione erano molti, poi a causa di molti infortuni e di altri impegni la rosa si è molto ridotta.
La nota lieta, e mi preme fortemente sottolinearlo, è il gruppo: una squadra di ragazzi affiatati che nonostante le difficoltà sportive coltivano un ottimo legame. E'proprio durante le stagioni più difficili che nascono i grandi gruppi, capaci poi di crescere nel tempo ed ottenere quei risultati tanti graditi al presidentissimo Aldinucci!  

Tantissimi auguri di BUON NATALE a tutti i ginestrini ed a tutti i lettori di Prisma Sport

Bollettino 12°a giornata Anspi Valdarno

20 dicembre 2014

4 dicembre 2014

Bollettino 10°a giornata Arci Valdarno




Dopo dieci giornate il girone Valdarno dell'Arci ha un leader indiscusso: il Matassino che veleggia in testa alla classifica a punteggio pieno con la miglior difesa ed il miglior attacco.