14 settembre 2018

Marini: leggenda tra i pali

L'inesauribile portierone gialloverde al servizio dei più giovani


Santi portieri, senza di loro non esisterebbe il gioco del calcio...senza di loro ogni bambino che sogna una carriera con licenza di segnare dovrebbe rinunciare al desiderio di diventare bomber. 
Pensate a quante partitelle ai giardinetti o per strada non potrebbero essere giocate senza l'ultimo baluardo, senza quell'ultimo ostacolo che ci separa dalla rete e dai festeggiamenti che ne conseguono, dagli abbracci di gruppo tanto cari alla storia del calcio.

Un calcio di punizione, una conclusione dalla distanza oppure un tiro al volo non avrebbero la stessa gloria se fossero segnati a porta sguarnita, se tra i pali non ci fosse un portiere degno di nota ad opporre resistenza. 

Portieri si nasce, una sorta di vocazione, si può migliorare la tecnica nel corso degli anni, ma quell'istinto innato di volare tra i pali è dentro ognuno di loro fin dal momento in cui predono un pallone tra le mani. Una passione che cresce e li accompagna per sempre, per loro il calcio sarà soprattutto uscite base, balzi all'incrocio dei pali, bolidi sbucati all'improvviso dalla barriera e rigori respinti con la gamba di richiamo, più che colpi di tacco, rovesciate e dribbling. Odiano i pallonetti, maledetti beffardi, ma quando ci arrivano alzandoli sopra la traversa con un colpo di reni li vedi rialzarsi da terra con il sorriso di chi sembra dire: "eh...volevi fregarmi, ma non ce l'hai fatta!".

Negli ultimi quindici anni, in casa Ginestra, portiere equivale a dire "Anghia" Marini, la saracinesca di Città di Castello, colui il quale ha portato esperienza e classe tra i pali, oltre ad un'incommensurabile dose di allegria. Uomo spogliatoio per eccellenza, uno di quei leader silenziosi che non parla mai a caso e nel momento di tirare fuori le palle (intendo anche dalla rete!) risponde sempre presente. 

Una certezza dentro e fuori dal campo, un ragazzone per bene di sani principi che prima di tutto ha messo a disposizione, e continua a farlo anche oggi, della Ginestra i suoi valori di uomo, oltre ad aver vestito con grande merito la casacca gialloverde, difendendo sempre la porta con il massimo impegno per svariate stagioni. 

Vederlo in queste sere prendersi cura dei giovani colleghi gialloverdi, ammirare l'impegno che ci mette nel guidarli negli esercizi nella penombra del Pestello verde non può che far tornare in mente quella passione di cui parlavamo prima. La passione di un bambino che nasce portiere e che si sente completo solo indossando un paio di guanti mentre stringe un pallone tra le mani. Indipendentemente dall'età Ci sarà ancora tempo, i giovani portieri cresceranno, al momento opportuno insegnerà loro anche qualche mossa segreta...su tutte il rinvio omicida in tribuna...d'altronde anche un portiere ha bisogno di lasciare il proprio segno e far sentire la propria voce!  

Tutti insieme, al grido di "l'è l'è", ringraziamo ancora una volta il portierone Marini per l'attaccamento alla maglia e la vicinanza dimostrata alla Ginestra! La sera in molti scelgono il divano, altri cedono ai soprusi morali delle moglie/fidanzate/compagne e ragazzi (eh si, ormai siamo una squadra "friendly", al passo con ogni orientamento di genere!), mentre altri ancora pensano che sia passato il tempo...invece trovarsi al campo fa bene, fa gruppo, fa squadra e soprattutto fa Ginestra gialloverde! Grazie "Anghia"!   




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