I veri eroi
"Ciao cara! Senti io oggi dovrei uscire prestino.. Sai la partita comincerebbe
verso le 14..." Attimo di silenzio prima della risposta: "La partita?! Ma che partita!!! Ti sei forse dimenticato che dopo pranzo
devi ,in sequenza, portare fuori il cane, cambiare l'acqua ai canarini,
accompagnare il bimbo al catechismo ed una volta rientrato a casa aiutarlo
con le equazioni matematiche. Guarda anche di fare in fretta con lui, dato
che poi dovresti passare a comprare due foglie d'insalata all'Ipercoop!
" Seccasse tutta l'insalata e chi la
compra!" Aveva bofonchiato prima che la moglie terminasse di
enunciare il suo lungo programma.
"Domani a pranzo facciamo la gratella con dei crostini
come antipasto. Sai viene mia mamma, ci tiene tanto a vederti!"
" Che culo però... Anche la suocera fra le palle domani!" Breve
ma inteso, come del resto il suo tiro dagli undici metri, il commento del
marito.
Questo sarebbe un esempio di un tipico sabato pomeriggio richiesto ad giocatore
amatoriale con famiglia e tutti gli annessi. Poi, come sappiamo, esiste
un'enorme differenza fra il dire ed il fare, fra i proclami di inizio
stagione ed i risultati ottenuti a giugno. Non sempre i desideri, o meglio
gli ordini, di mogli/compagni/fidanzate, come del resto quelli di società
ed allenatori, vengono eseguiti.
Nel corso di questi anni, posso dire di averne viste di tutti i colori:
mariti e padri di famiglia che uscivano di casa subito dopo pranzo dicendo
di fare un salto al super mercato per poi rientrare nel tardo pomeriggio con il cellulare completamente scarico a causa delle migliaia
di chiamate perse ricevute dalla moglie! E che alla domanda " Perché
non mi hai avvisato che tornavi tardi ?" Avevano pure il coraggio di rispondere che il cellulare si era scaricato!
Alcuni, pur di nascondere di essere stati a giocare,
lasciavano perfino la borsa con i panni sporchi a casa di amici, per poi
passare il giorno dopo a riprenderla e sistemarla, alla meno peggio, per
la prossima partita, lasciandoci magari dentro un arbre magique al pino silvestre a macerare nel tentativo di coprire gli afrori più acuti!
Degli eroi moderni che rientravano a casa come se fosse la cosa più naturale
del mondo, incuranti delle ire funeste della consorte andavano incontro al proprio triste destino con la stessa dignità di chi esce dal campo al testa alta. Nella maggior parte
dei casi, appena messo piede in casa, partivano le scuse più improbabili
del tipo: " Sai, non volevo andare a giocare, ma poi ho trovato per
strada quel mio amico che non vedevo da tempo, una chiacchiera tira
l'altra, abbiamo fatto un po’ tardi. A quel punto eravamo praticamente
davanti al campo, così ho risposto alla convocazione del mister ( messa
così suona più ufficiale, magari si ammorbidisce...spero!) ". Intanto
la salivazione comincia ad azzerarsi, cala quel gelido silenzio nel quale
stridono solo i vani tentativi di arrampicarsi sugli specchi prodotti dall'imputato.
La moglie si rivela un osso duro, uno di quei marcatori ad uomo vecchio
stile che ti segue a tutto campo. Ecco una finta nel tentativo di
smarcarsi dalla sala verso il bagno, ma non si passa, l'avversario é ben
disposto in campo. Dietrofront, colpo di tacco, la borsa da gioco lanciata
verso il corridoio come ad ostacolare la corsa dell'inseguitore, ed
eccolo puntare dritto le scale che portano alle camere. In men che non
si dica, la moglie commette un fallo da cartellino giallo
strattonandolo per la giacca, ma lui non si ferma e prosegue la sua corsa
verso la porta...di camera. Vorrebbe chiudersi a chiave, ma il difensore è già lì: neanche Gentile seguiva il centravanti nella propria meta’ campo in
maniera così asfissiante!
Tenta la via del dialogo a gioco fermo:" No vedi, la
partita di oggi era veramente importante.. Sinceramente pensavo di far
prima, ma ho dovuto giocare tutta la gara... Sai eravamo contati!" Inutile,
ogni tentativo di persuasione risulta vano. Sul campo quel pomeriggio si
era smarcato con più facilità, nonostante la ruvidezza dei difensori
avversari.
La sfinge che si era impossessata del volto della moglie non accennava mutare
espressione. Finte e contro finte, ma il difensore non arretra di un
millimetro. Non rimane altro che provare la giocata, quella per cui i
tifosi potranno osannarti come un Dio oppure condannarti alla dannazione
sportiva eterna.
Chi ha detto che il calcio é solo forza fisica, tecnica ed libri di tattica?
Occorre anche una buone dose di faccia da culo! Eccolo calare il jolly con
tono pacato e sicuro: "Tornando dal campo, ero fermo in fila con
l'auto, così ho notato che hanno riportato quelle borsette carine che
desideravi da tempo in quel negozietto dietro l'angolo". Il difensore pare aver abboccato alla
finta, retrocede quel tanto che basta da permettere al nostro eroe di riguadagnare la via delle scale.
Neanche 5 minuti e tutto pare rimediato: il pericolo sembra scampato con
la mogliettina apparentemente buona buona in viaggio verso il negozio di
pelletteria. Un sabato pomeriggio costato un po’ caro, ma viste come si
erano messe le cose, un pareggio alla fine pare il risultato più giusto.
Al rientro a casa, proprio in zona Cesarini, ecco la beffa: finalmente la
moglie apre bocca, ma solo per ricordare al nostro eroe che le cose da
fare ad inizio pomeriggio sono rimaste tali e molto candidamente lo invita
a farle quanto prima. L'acquisto della borsa era servito praticamente a
poco, se non ad alleggerire il portafogli del nostro fenomeno, visto che
dai doveri domestici é praticamente impossibile sfuggire.
Eccolo a fine giornata, dopo tante emozioni vissute sulla propria pelle,
provare l'ebbrezza di farsi portare a spasso dal mastino napoletano che
tira più di un bue in calore per poi, in rapida successione, svernare sui
libri di matematica e chiudere in bellezza ai fornelli tenendo d'occhio il
sugo dei crostini in vista del pranzo con l'amata suocera!
Inevitabile arriva una riflessione prima del meritato riposo:
"Poteva comunque andare peggio, ho ancora un tetto dove dormire, ho
fatto tutto quello che mi ha chiesto senza fiatare ma una cosa ho imparato: per quanto ho pagato quella cazzo di borsa, posso permettermi di giocare tutto
il girone d’andata, trasferte incluse, e di tornare a casa perfino il giorno dopo!"
Gianni sei un grande, questa perla stasera m'ha risollevato dalle fatiche dell'amichevole prima e della scrittura della tesi poi... Trooooppobbello...
RispondiEliminain fatto di mastini e generali teutonici in squadra siamo foraggiati bene... evito di rendere pubbliche le ultime mie vicissitudini con il capo, ma ti posso dire che in certi passaggi sei stato anche troppo buonista...
Eh eh...Sentissi che musica quando la Ginestra gioca in notturna! Quanto torno a casa paio un ladro, sempre attento a non farmi sentire...Ma puntualmente mi cade qualcosa per terra e succede il delirio!
RispondiEliminaVa viaaaa..... più che altro è la Julia che ti mette in riga!
RispondiEliminaSeee...bona quella! Te la raccomando!
RispondiEliminaIo sto con la Julia!
RispondiEliminaCugio, varcata quella soglia, si conta quanto il due di picche quando briscola è quadri...
Ormai non contiamo più niente da tempo...Comandano quelle piccole pesti e le loro mamme...!
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