12 novembre 2011

L'Aquila riparte dalla Bartolea



Ieri sera assemblea alla Bartolea di Montevarchi con presenti le maggiori istituzioni cittadine, gli imprenditori del territorio e tanti tifosi rossoblu. L'intento e la speranza di tutti, quello di ridare vita al Montevarchi Calcio, cercando possibilmente di salvare il merito sportivo ed evitare di far ripartire la società dalla terza categoria.
L'esigenza più impellente è quella di portare a termine l'attuale torneo: il sindaco Francesco Maria Grasso ha spiegato che il curatore fallimentare aspetta delle risposte la prossima settimana e non appena verrà presentato il progetto gli organi federali, questi faranno sapere se e come sia possibile ripartire.
Sempre secondo il primo cittadino, esiste una disponibilità economica da parte di certi imprenditori e si aspetta, all'inizio della prossima settimana, un contributo da parte di tutte quelle persone che si sono impegnate ad aiutare il Montevarchi Calcio. Nel caso questi soldi non arrivino, non ci sarà la possibilità di ripartire. Il nucleo della società dovrà essere formato da una ventina di imprenditori, indicativamente con 5mila euro all'anno a testa. La nuova società dovrebbe costare circa 200mila euro l'anno e l'idea di Grasso è quella di coinvolgere circa 20-30 persone, imprese e professionisti a comporne l'ossatura principale. Chiunque voglia aggiungersi per contribuire è il benvenuto. Il primo passo da fare è dunque dare delle risposte concrete al curatore fallimentare che poi trasmetterà tutto agli organi federali.
E' un sindaco molto concreto e diretto quello che ha preso in mani le sorti della nostra squadra del cuore; un sindaco che rivela quale sia la sua proposta per il futuro. Una nuova società con a capo l'amministrazione comunale, mentre l'altra parte sarà di azionariato popolare: ancora da stabilire la quota che una volta l'anno ogni socio popolare dovrebbe versare, anche se si pensa sia intorno ai 500 euro circa.
E' intervenuto anche Aldo Currò, in qualità di presidente dell'Audax Montevarchi, dichiarandosi disposto a mettere a disposizione della nuova società quanto fatto di buono a livello di giovanili, ovviamente di fronte ad un progetto serio ed un'offerta coerente.   
Anche i tifosi, dopo aver accolto Zarlenga come si meritava, hanno espresso il loro punto di vista, facendo presente che prima di tutto viene l'orgoglio e la dignità di una squadra e dei propri sostenitori. Certo sarebbe un gran successo evitare di ripartire dalla terza categoria, ma il salvataggio non deve calpestare la dignità di una società e di una tifoseria ultracentenarie: il Montevarchi deve essere riportato ai montevarchini!
Al momento possiamo solo ringraziare il sindaco Grasso per l'impegno preso ed incrociamo le dita affinché gli imprenditori locali possano concretizzare le loro promesse e dare nuova linfa al Montevarchi Calcio. I tempi sono stretti se vogliamo salvare la nostra Aquila e vederla di nuovo volare nei cieli che le spettano.

Alé Alé Rossoblé! 

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