24 agosto 2011

Dalla Ginestra alle Stelle (Pt. 13)


"Io sto col gallo!"

E se un bel giorno il canto del gallo si trasformasse nel ruggito di un leone, quanti sarebbero gli equilibri costretti a cambiare? Un intero mondo di certezze crollerebbe nell'istante di un colporavvicinato, nella frazione di secondo in cui un tocco di destro scuote fragoroso la rete. Immaginate lo stupore e l'incredulità del regno animale nel vedere un incerto gallo zoppicante, fino a quel momento claudicante in mezzo all'aia, ruggire impetuoso a centropcampo con un fare minaccioso che lo incorona di diritto re della giungla.Il gallo, solitamente abituato ad esibirsi per le gallinelle che lo circondano, nel pollaio della Ginestra si era stranamente ritagliato un posto all'ombra, mettendosi in evidenza solo per il duro allenamento al quale si era sottoposto fin dal primo giorno, mantenendo però un profilo costantemente basso.

I primi sintomi di risveglio, figli di un orgoglio mai domo, apparvero nella disastrosa trasferta diSereto dove francamente fu l'ultimo ad arrendersi. Da quel momento il Gallo ha avutomeritatamente più spazio e non ha deluso le aspettative di mister e compagni. Nessuno, certo, si aspettava che il canto del gallo potesse racchiudere dentro di sé tante emozioni, pronte ad esplodere al primo momento utile. Emozioni così significative che hanno fatto di lui l'emblema della riscossa, il simbolo della rivincita morale, l'esempio vivente di chi ha creduto sempre in se stesso e lo ha dimostrato a chi invece in lui non credeva ormai da tempo.

Il Gallo, sin dalla notte dei tempi, non è ammesso a lottare per la conquista del territorio con i ben più quotati predatori della savana, al massimo può ottenere un pollaio, ma solo a patto che sia solo lui il gallo con la G maiuscola. Invece il Gallo gialloverde, con una zampata degna del più feroce dei leoni, ha sovvertito gli equilibri sociali, in barba alle leggi della natura in vigore dai tempi preistorici di Adamo ed Eva. Come se la sua prodezza non fosse bastata, come se il fatto di aver rimediato ad una partita ormai persa non fosse ancora gioia sufficiente, ha voluto ribadire il concetto affinché fosse chiaro a tutto il Pestello. Eccolo risalire verso il centrocampo in preda allo stesso allegro demonio che in una calda serata madrilena del 1982 aveva assalito Tardelli dopo la rete alla Germania: dalla bocca del Gallo sfocia ormai inarrestabile una fragorosa cascata di espressioni non proprio amichevoli nei confronti di chi lo aveva sottovalutato, non ritenendolo importante per il progetto. Il dito svetta alto verso il cielo come per ricordare a tutti che oggi é il suo giorno, é arrivato il momento della rivincita del Gallo e chi non sta con lui puòtranquillamente andarsene a fare un giro.

Grazie Gallo per quei 5 minuti di intensa emozione umana che ci hai regalato: un qualcosa che va al di là del calcio e rientra a pieno diritto nella hit parade dei pochi attimi di soddisfazione che caratterizzano la noiosa esistenza di un uomo. Già a suo tempo abbiamo ripreso ilcomportamento non proprio signorile, seppur giustificandolo, del Gallo, che comunque a fine gara si è scusato con la dirigenza avversaria ed ha spiegato le proprie ragioni. Era però importante ribadire, attraverso queste poche righe, l'importanza di quei 5 minuti di pura orgogliosa follia che sono riusciti a trasformare un gallo in un leone. Un esempio per tutti noi: crediamoci sempre, non molliamo mai, che prima o poi arriverà il nostro momento. Grazie Gallo, aspettiamo altri ruggiti nella prossima stagione.

5 commenti:

  1. Che bello... come dice Vasco "e vivo di emozioni che tu non sai nemmeno di darmi"... La rete che si gonfia... i battiti che salgono oltre il limite imposto dallo sforzo fisico... l'abbraccio dei compagni... Sandrone e Giannino che ti corrono incontro... Il coro negli spogliatoi... Il martedi da Ipo... rivivere certi momenti su Prismasport...

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  2. Grazie Cugio! Speriamo di rivivere ancora tanti momenti come questi!

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  3. Grazie Gianni per l'articolo! Mi ha fatto davvero molto piacere! Una cosa del genere moltiplica il piacere e gli stimoli per giocare a calcio. E' stata una fortuna per me trovarvi ed essere accolto così bene in una squadra di uomini veri che si impegnano con lo spirito giusto per vivere emozioni come quelle descritte dal Capitano. Vi ringrazio tutti per questa opportunità. Grazie davvero...Lunedì si riparte, forza Ginestra!!!

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  4. Non avresti potuto essere accolto diversamente... Una persona di correttezza esemplare (a parte lo sfogo, ma 2 minuti di follia non possono cancellare il resto...) che da subito si è messa a disposizione senza chiedere nulla a nessuno non può che essere uno dei più forti collanti del gruppo. Rendendosi poi che dietro a queste buone maniere ci sono due palle così, non possiamo non STARE COL GALLO!

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  5. Grazie Samuele! Il solo fatto di fermarti a leggere qualche notizia su Prismasport mi rende felice. Bastano le parole del capitano per farti capire l'impressione che hai fatto su tutti noi. Posso solo ribadire il fatto che: "IO STO COL GALLO!"

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