30 settembre 2009

Jovetic a suon di gusla!




Lo squalificato Gilardino non poteva suonare il suo violino. Così, per solidarietà musicale, ci ha pensato il giovane talento montenegrino Jovetic ad aprire le danze nella sfida contro il Liverpool. L’Orchestra del Maggio Musicale fiorentino sarebbe stata fuori stagione, così a dirigere la banda è stato lo JoJo di Podgorica. Vero e proprio animatore della festa viola, con due colpi da punta di razza ha sigillato il successo viola e si è guadagnato la sua vera e propria consacrazione in maglia viola. A soli diciannove anni, quest’anno si è già dimostrato in grado di sopportare il peso della responsabilità che mister Prandelli gli ha affidato. A questo punto non si può e non si deve tirare più indietro: è lui il faro della Fiorentina. Certo, i consigli di Mutu saranno preziosi, ma Jojo può già proseguire il suo cammino da solo, sulle orme del suo grande idolo Roberto Baggio.
Ieri sera è stata una Fiorentina come da tempo non si vedeva. Attenta e rabbiosa su tutti i palloni, non ha praticamente concesso niente agli avversari ed è scesa in campo con gli occhi della tigre. Gli uomini di centrocampo hanno girato a mille, giocando tutti sui loro massimi livelli. Non sempre questo è possibile, ma quando succede i risultati si vedono. Una prova corale di alto livello di tutti i ragazzi di Prandelli, decisi a giocarsela fino alla fine contro i più titolati rivali inglesi.
Nel primo tempo il Liverpool faticava ad impostare, non riusciva a concludere un’azione degna di nota. La pressione dei viola sul portatore di palla avversario era altissima, non concedevano neanche un metro e spesso raddoppiavano la marcatura.
Inevitabile il doppio vantaggio dei padroni di casa, bravi a sfruttare un errore dell’applicazione del fuorigioco da parte della difesa inglese in occasione della prima rete. Il raddoppio è stato una zampata di Jovetic da distanza ravvicinata sul quale lo statunitense Reina niente ha potuto.
Nella ripresa il Liverpool ha cercato di aumentare il ritmo portando qualche pericolo alla porta difesa da Frey, ma la Fiorentina ha retto bene l’urto non esponendosi a rischi eccessivi. Sempre lucidi in fase di chiusura, i viola non hanno mai dato l’impressione di essere in affanno sugli attacchi degli inglesi.
Una vittoria storica che arriva in un momento delicato nei rapporti fra la dirigenza Della Valle ed una parte della tifoseria. Che con i risultati si riesca a trovare un compromesso e procedere uniti verso i traguardi prefissati? I tifosi non chiedono di meglio.

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