Prima stagionale per la Ginestra di Casini – Benucci, che
i vede i gialloverdi affrontare il Levanella all’antistadio di Montevarchi.
Giornata molto calda e terreno in buone condizioni.
Casini lamenta già problemi di formazione, con
Caiani e Marcheselli fermi per infortuni rimediati nell’ultima settimana, che
si vanno ad aggiungere ai vari Marini, Bucciarelli, Zumaeta, Panio, Dainelli assenti per motivi vari. Scendono quindi in campo Martinelli in porta, linea di difesa con
centrali Gianni Procelli e Liccardo, coadiuvati sulle fasce da Francini e Gori.
Centrocampo com Travaglini, Daniele Procelli, Gallorini e Romei alle spalle
dell’inedita coppia d’attacco Messina – Sciascia.
Completo bianco per la Ginestra, mentre il Levanella indossa la tradizionale divisa rossoblu.
Foto di rito alla prima di campionato per la Ginestra stagione 2012/2013
Partita che si mette subito bene per la Ginestra:
al 4’ minuto il discusso direttore di gara assegna un calcio di rigore ai
padroni di casa per un fallo di mano in area. Il Levanella protesta perché
l’eventuale tocco di mano sarebbe avvenuto fuori area, ma l’arbitro è
irremovibile. Dagli undici metri si presente l’esordiente Gaspare Messina che
non sbaglia, segnando la sua prima rete in maglia gialloverde. Ecco il video della trasformazione del calcio di rigore.
Al minuto 11, ancora Messina
protagonista: il giovane attaccante scatta sul filo del fuorigioco e sull'uscita
del portiere effettua un pallonetto che però non trova la porta.
Al 15’ il Levanella ha l’occasione del pareggio,
ma non la sfrutta: Del Vecchio si presenta davanti a Martinelli calciando
forte, il portiere respinge ma la palla torna sui piedi dell’attaccante ospite: la sua conclusione a botta sicura viene però salvata in corner sulla linea di porta da Liccardo.
Al 18’ cross profondo dalla destra effettuato da
Gori, il portiere ospite esce a vuoto, ma Messina, forse sorpreso dal mancato
intervento dell’estremo difensore, non
trova la porta di testa.
In chiusura di primo tempo, fermato in fuorigioco
assai dubbio un attaccante del Levanella lanciato a rete: comprensibili
le proteste dei rossoblu. Da rilevare che nel corso della prima frazione di
gioco la Ginestra ha reclamato per due episodi dubbi in area del Levanella.
Al nono della ripresa è una punizione di Messina a
sfiorare il raddoppio per la Ginestra.
Al 10’ il direttore di gara sale in cattedra
sventolando a Gallorini il secondo giallo di giornata che gli vale il rosso:
probabilmente questo giallo poteva anche starci, ma la gestione scellerata dei
cartellini da parte del direttore di gara per tutta la durata dell’incontro, peraltro estremamente corretto, è
destinata a far discutere, soprattutto in considerazione della coppa disciplina
e delle penalità previste.
Gara che non regala molte
emozioni, complice anche il caldo estivo, con i ragazzi in campo che sembrano
appannati. Il Levanella ci prova con conclusioni dalla distanza, senza però trovare lo specchio della porta difesa da Martinelli.
Al 26’ strepitoso coast-to-coast di Gori che chiude
il triangolo con Sciascia e penetra in area fino a concludere sul portiere in
uscita. Sarebbe stata una rete da antologia. Giusti i "nocchini" di mister
Casini a fine partita!
Al 28’ Mazzuoli rileva un sempre pimpante Romei
con Francini che sale a centrocampo.
Intorno alle mezzora il direttore ristabilisce la
parità numerica in campo, estraendo un doppio giallo anche per un giocatore del
Levanella, mi è parso il numero 3 Grazi.
Nei cinque minuti di recupero, l’ultima
emozione della gara la regala il giovane Mimmo Sciascia, davvero inesauribile l’attaccante
gialloverde, che elude il diretto marcatore, entra in area dal lato destro ma
la sua conclusione è debole e risulta facile preda del portiere.
Ginestra ancora in fase di
rodaggio contro un buon Levanella che a livello di gioco ha retto bene il campo, ma non ha saputo impensierire la porta difesa da Martinelli. Il gruppo
gialloverde è in fase di formazione e l’innesto dei giovani prosegue bene: con
pazienza ed impegno da parte di tutti arriverà anche il bel gioco.
Il campionato è ancora
lungo, i margini per migliorare ci sono tutti e sono convinto che il
presidentissimo Aldinucci, qualora si presenti l’occasione, non lesinerà ad
operare ancora sul mercato.
Ammoniti: Francini,
Gallorini, Travaglini, Romei e Daniele Procelli ( forse ho
dimenticato qualcuno )
Espulsi: Gallorini ( somma di ammonizioni )
Arbitri 'eccelsi' mai visti, ma così è davvero desolante... D'accordo, si è giocato male, ma che ci azzecca un bollettino di guerra per quella che è stata una partitella tra amici, facilissima da controllare e da arbitrare? Personalmente, sono rimasto veramente disgustato. Ma dove siamo finiti?
RispondiEliminaPienamente d'accordo...una partita tranquilla fra due squadre che non hanno mai accennato a polemiche di nessun tipo, trovarsi con una lista chilometrica di ammoniti non ha alcun senso!
RispondiEliminaSperiamo sia stata solo la giornata di caldo...
Mi domando che "frutti" darà la regola che ci siamo autoimposti sulle sanzioni per motivi disciplinari....
RispondiEliminaPS: Cugio... Sola al secolo "Gianni Dainelli".
RispondiEliminaOops...corretto! D'altra parte mi vengono forniti solo e soltanto i nomi di guerra!
RispondiEliminaPer il resto, postate pure una copia del regolamento interno in merito alle sanzioni disciplinari! Tutto fa spettacolo su Prisma!
Regolamento interno, Prisma? Dopo quello che s'è visto e sentito sabato, e dopo il luminoso esempio di lunedì sera, c'è solo un termine che può spiegare certi fatti Inspiegabili.
RispondiEliminaÈ un termine (in voga diversi anni fa) che raccoglie tutti gli aspetti anacronistici, antietici, antiestetici e surreali che accompagnano quasi tutte le partite e i successivi dopopartita, via via fino ai bollettini: Anspiegabile.
Recita il DizioMario:
Anspiegabile (agg. n., sing.) = dicesi di avvenimento (o anche giudizio) che si posiziona tra l'impossibile, l'inenarrabile, il ridicolo e l'impensabile, con connotazione totalmente irreale (cioè: attinente a fatti concreti, ma senza supporto oggettivo o quantomeno reale), di cui nemmeno i posteri dei posteri sapranno ricostruire l'etimologia linguistica e mentale.
P.S. = Nessuno pensi di tradurlo con 'merdata': qui non si possono scrivere parolacce.
Grande Maurinho! Solo la tua saggezza poteva chiarire una simile situazione!
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