27 ottobre 2009

Champagne Blucerchiato!



A volte soffro di ritorni di fiamma e mi innamoro di nuovo. Non parlo, ahimè, di donne. Se vedo una squadra che mi piace, mi innamoro di nuovo del calcio. Come non farlo, non cedere alla tentazione di lasciarsi rapire da azioni in velocità e manovre ben orchestrate. Il merito di tutto questo: la Sampdoria di Gigi Del Neri.

La Sampdoria di Del Neri ed Antonio Cassano mi ha riconciliato con il calcio. Per meglio dire, con il bel calcio! Non soffro più di crisi di astinenza da bel calcio ed ho smesso di ricorrere all’overdose Liga o Premiership. Quest’anno la soluzione è più vicina. Un rapido sguardo al calendario, vedere dove è di scena la Samp e sintonizzarsi sulle frequenze giuste per assistere allo spettacolo blucerchiato. Non preoccupatevi, avete capito bene, non siamo tornati indietro all’inizio degli anni novanta quando la Doria portava ai supplementari il Barcellona nella sfortunata finale di Coppa dei Campioni, persa solo per colpa di un siluro sganciato da Koeman su calcio di punizione, quasi allo scadere. Non allarmatevi, non sto confondendo Ziegler con Mikhailichenko né Pazzini con Vialli.

Ancora non è in testa al campionato italiano? E’ vero, ma l’Inter a due sole lunghezze è tutt’altro che irraggiungibile. Comunque, per adesso, i parametri presi in esame non sono la capacità di fare punti e vincere con continuità. Quello che ad oggi mi porta a concentrarmi sulla Sampdoria, litigando in casa pur di vedere la partita, è il bel gioco. E’ un piacere vederla giocare.

Tutte quelle combinazioni volanti, spesso di prima, hanno contribuito, nell’ultimo turno, a polverizzare il Bologna. Sono un vero e proprio inno al calcio ed alla sua bellezza. Era da tempo che non vedevo una serie di azioni cosiddette da manuale del calcio finalizzate con successo. Le reti sono state una più bella dell’altra. Non sta a me descriverle né tantomeno raccontare la cronaca dell’incontro, ma se posso, vorrei suggerire a chi non le ha viste di farlo quanto prima.

Il Bologna non sarà stato il Real Madrid, tutti d’accordo, ma era pur sempre la stessa squadra che ha fermato la Juventus in casa, rischiando pure il colpaccio nel finale. A volte quando una squadra viene sommersa di reti bisogna anche saper riconoscere il valore della prova dell’avversario e chiedersi fin dove era possibile contenerli. Francamente, la Sampdoria vista sabato sera contro il Bologna era proprio difficile da contenere. Un Cassano così ispirato e concreto allo stesso tempo, che riesce pure a concedere il massimo allo spettacolo, forse lo stanno cominciando a rimpiangere a Madrid.

Prima ho scomodato gli eroi dello scudetto blucerchiato della stagione 90-91 perché le analogie tirate in ballo da diversi giornalisti sembrano cominciare a rivelarsi interessanti. Se Pazzini è secondo nella classifica marcatori, segna pure in versione marcherata ( causa frattura del setto nasale ) e sembra rinato da quando, nel gennaio dell’anno scorso, dalla Fiorentina è passato alla Samp, non è una bestemmia dire che si avvicina sempre più a Vialli. Cassano sta raccogliendo in maniera egregia l’eredità di Mancini, quella cioè di un centrocampista difficile da inquadrare in rigidi schemi di gioco ma di inestimabile valore in fatto di genialità e colpi ad effetto. Lippi non è rincoglionito di colpo, parlerà con lui e vedrà se il ragazzo è pronto per l’inserimento in un gruppo, dove storicamente non esistono prime donne. Ricordo ancora la prima Juve di Lippi dove a turno potevano restare in panchina i vari Del Piero, Vieri, Inzaghi…Figuriamoci se il viareggino vuole problemi in squadra. La Samp di oggi non è solo Pazzini e Cassano. Impressiona l’inizio di stagione di Mannini ( qua si sprecherebbero i paragoni con il Moreno della stagione dello scudetto, ma solo per un fatto anagrafico visto che l'attuale di chiama Daniele) che ha saputo imporsi a suon di goal. Un esterno di centrocampo con il vizio del goal che si è messo in evidenza per la sua potenza e precisione nel tiro, oltre che per la sua capacità di inserirsi. L’intesa con Cassano è stata fin sa subito celestiale ed i risultati si son visti.

La prova del nove per la Samp sarà domani sera al Comunale di Torino contro la vecchia Signora. La Juve non attraversa certo uno dei suoi momenti di forma migliori, ma se la Samp vorrà fare sua l’intera posta in palio dovrà dimostrare di essere una squadra che non soffre di vertigini e di saper giocare con la stessa spensieratezza che l’ha resa brillante in queste prime giornate.


4 commenti:

  1. Oi...bem-vindo ao meu "bloguinho cor-de-rosa"...rs.
    Gostaria de ser sua seguidora tb,mas não entendo bulhufas do que vc posta...e não posso "concordar"com o que não tenho idéia do que seja...rs.
    Mas enfim...obrigada e seja bem-vindo;*

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  2. Oi...Obrigado por ter postado no meu blog! Seja bem vinda!
    Entendo que para Voce è muito dificil entender quando posto em italiano.
    Tem uma pequena parte do meu blog em portugues. Pode encontra-la abrindo o menu em alto do lado direito. Prometo adicionar mais posts em portugues!
    Obrigado!!! Ciao

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  3. bell'articolo, anche se hai gufato alla Samp proprio nell'incontro con la Juve.....Gatta ci cova.
    Mauro

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  4. Ciao Mauro!
    Grazie per aver commentato su Prisma Sport!
    La Doria è solo incappata in una giornataccia, Cassano un pò in ombra non si è espresso ai suoi livelli mentre Pazzini, nonostante il gran goal, non è stato supportato dai compagni. Resta comunque il centravanti futuro della nostra nazionale!
    Continui a seguirci su Prisma Sport!

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