30 ottobre 2009

Dalla Ginestra alle stelle (Pt. 3)



Non sono mai entrato in uno spogliatoio di una squadra di serie A, ma credo che per l’atmosfera goliardica ed il clima di allegria che si respiri là dentro, le nostre squadre amatoriali non abbiamo niente da invidiare. Anzi, forse sono quelle professionistiche a non sapere cosa si perdono il giovedì sera, una volta finiti gli allenamenti. Probabilmente immaginano cosa possa succedere al chiuso di quegli umidi e stretti spogliatoi di periferia, ma comunque è sempre poco rispetto a trovarsi là di persona.
L'allenamento è terminato da circa una mezz'oretta. Le luci del campo sono già state spente da un po' di tempo. Dalla porta, leggermente socchiusa, dello spogliatoio un piccolo raggio di luce riesce a filtrare, permettendo così a Remo di avvicinarsi all’entrata. Lo scenario che si presenta ai suoi occhi è quello che consiglierebbe di lasciare ogni speranza o voi che entrate. Non un richiamo al sommo Dante, ma all'inferno nel quale stava per entrare l'intrepido custode. Per terra un tappeto arricciato di borse spalancate, dalle quali straboccano “volgoli” di panni ancora bagnati di sudore. Sopra le rigide panche di legno, mangiate a morsi dall’umido, un mercato di tute e magliette fangose che in maniera alquanto scomposta ciondolano verso terra.
Un brulicare continuo di persone che molto allegramente parlano fra di loro. Unico problema: la distanza. Immaginate venti persone che si parlano a voce alta da un lato all’altro dello spogliatoio. Un manicomio audiovisivo! Cosa fai dopo, vieni a mangiare una pizza, usciamo a berci qualcosa fino a raccontarsi la giornata stressante al lavoro. Non si tratta, infatti, soltanto di un semplice luogo dove ci si cambia e ci si prepara a scendere in campo. E’ soprattutto un rifugio dove ci si ritrova e ci si racconta di tutto. Il punto di partenza da cui nasce ogni cosa: dal divertimento più sfrenato fino agli attimi intensi di concentrazione prima della partita. Comunque emozioni. Dentro uno spogliatoio tutto sembra sempre più allegro. I problemi si sdrammatizzano: fra una risata ed una presa di giro diventano perfino meno seri.
Sotto la doccia, i soliti ritardatari consumano litri e litri di bagnoschiuma prima di rendersi conto che è l'ora di asciugarsi e vestirsi. Quei tre o quattro moccoli in fila indiana, tra l’altro scanditi molto bene dal povero custode, sembrano risvegliare dal torpore chi ancora è immerso sotto il caldo getto d’acqua. Termina quel paradisiaco rumore d’acqua scrosciante sul pavimento e la nebbia formata dal vapore comincia a dissolversi. Dopo un'altra rapida "scarrellata" di moccoli, sconsolato, il custode chiude la porta dietro di sé uscendo. Aspetterà fuori che tutti siano usciti prima di tornare a far brillare lo spogliatoio. Compito peraltro non facile dopo il passaggio di quella mandria di cinghiali.
Seduti un po' in ordine sparso, c'è chi si veste ancora gocciolante, chi si asciuga i capelli in accappatoio e chi, non sapendo come passare in tempo, se ne rimane seduto, in mutande, sopra l'asciugamano sulla panca. A vederlo da fuori, per chi non conosce l’ambiente, può sembrare a tutti gli effetti un pazzo. Niente da dire. Invece, non esiste cosa migliore che starsene buoni buoni a riflettere su chi sa cosa quando, all’improvviso, ti investe in pieno una bella secchiata d’acqua gelata! Tutti i cardiologi lo consigliano: una bella doccia calda e dopo frizionare lievemente il corpo con acqua a temperatura più fresca, stimola la circolazione. E’ stata appena dichiarata guerra. Chi riempie le scarpe per poi lanciarle, chi svuota le borsine di plastica contenenti le ciabatte e chi, il più esagerato, si spinge fino fuori lo spogliatoio per afferrare il tubo di gomma con il quale Remo lava di solito il pavimento. L’introduzione della sistola nello spogliatoio ha lo stesso ruolo vincente che ebbe l’invenzione delle armi da fuoco in battaglia. La pace viene ristabilita con l’arrivo del custode, il quale provvede a sequestrare l’arma impropria. Terminata l’ondata “acquafun” è la volta dei colpi sferrati con l’asciugamano. Chi non ha mai fatto un uso scellerato di un asciugamano, rendendolo così più simile ad frustino spagnolo. Che botte ragazzi! Non contenti, si passa a fare i complimenti alle mogli o fidanzate altrui, immaginandole all’opera ed elencando con dovizia di particolari cosa sarebbero capaci di fare. L’ambiente non si presta certo a riletture approfondite del terzo libro della poetica di Aristotele, solite di un circolo filosofico letterario, ci mancherebbe altro! Poi, anche se si prestasse, ci sarebbe comunque bisogno di uno sfogo di gruppo, di un momento di aggregazione che faccia tornare un po’ bambini in gita scolastica.
Forse la differenza principale fra lo spogliatoio di San Siro e quello del Pestello verde è che i grandi campioni conducono una vita agiata e senza grossi problemi, mentre i fenomeni dell’Arci combattono con la realtà di tutti giorni fatta di levatacce, giubbate di freddo, turni in fabbrica e sempre più spesso con lo spettro della cassa integrazione. Nessuna polemica, non è il luogo adatto. Dico solo che avere la possibilità di sfruttare questi punti di ritrovo è una vera e propria fortuna. Doveroso, mi sembra, fare un ringraziamento a tutte le persone che sostengono le squadre amatoriali con tanto sacrificio sia economico che di tempo. La loro più grande soddisfazione, a detta di molti, è quella di veder nascere e formarsi un vero gruppo di amici, dove l’amicizia continua anche al di fuori del campo sportivo. Ovviamente, se arrivassero anche le vittorie, sarebbero tutti molto più contenti! Dirigenti compresi!



2 commenti:

  1. Allora, hai massacrato la Samp, con le lodi alla vigilia di Samp-Juve...e Dio Eupalla (....ricordi Gianni Brera?) ti ha castigato.....
    Bene gli articoli, su Inter e Juve migliori di tutti.
    Mauro.

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  2. Ciao Mauro! Grazie per commentare su Prisma Sport! E' sempre un piacere leggerti!!
    Povera Samp...ma ha i mezzi per riprendersi!!!
    Il Dio Eupalla negli ambienti del calcio amatoriale potrebbe essere scambiato per una bestemmia...quindi vedrò cosa fare!!!!
    Grazie!!!!!!

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