8 aprile 2010

Follia Manchester!


Quando pensi che la partita sia già finita, il discorso qualificazione già archiviato, ecco arrivare la sorpresa formato German Champions. Dopo 43 minuti del primo tempo, i Red Devils erano riusciti a segnare la bellezza di tre reti, di cui due nel giro dei primi sei minuti di gara: roba da spegnere sul nascere ogni velleità di rimonta tedesca.
L'ingenuità difensiva che ha permesso al Bayern di riaprire la sfida allo scadere della prima frazione di gara ha cambiato l'andamento della partita. Nella ripresa il Manchester è colpevolmente calato, complice l'espulsione di Rafael, e si è avverato quello che tutti avevano previsto: senza Rooney in campo, uscito per un colpo alla caviglia già malconcia, gli inglesi riducono il loro potenziale offensivo di un buon 40%. Di colpo non riescono più a dare profondità alla loro manovra e si perdono per strada quelle combinazioni di prima che sovente mandano in porta gli attaccanti dei diavoli rossi.
Come nella stregata notte di Firenze, è stata ancora una volta una prodezza di Arien Robben a regalare la semifinale al Bayern: la sua coordinazione per il tiro al volo da fuori area, ad onor del vero lasciato completamente solo, sfida le leggi della fisica. Dal momento del due a tre, con l'Old Trafford letteralmente gelato, i padroni di casa avrebbero potuto approfittare per rifarsi sotto e segnare la rete qualificazione, dato che alla fine mancava più di un quarto d'ora abbondante, ma il Bayern, sempre più ad immagine e somiglianza del suo tecnico Van Gaal, ha mantenuto intelligentemente possesso palla fino al fischio finale evitando di cedere l'iniziativa agli inglesi. Come nel peggiore degli incubi, il Machester si trova fuori dalla massima competizione europea pur non avendo demeritato nel doppio confronto con il Bayern, ma paga caro le amnesie difensive e la mancanza di concentrazione per tutta la durata delle gare. I tedeschi, per la seconda volta consecutiva, si qualificano perdendo ed incassando tre reti: una squadra che non muore mai e che si affida al genio dei suoi campioni stranieri.
Adesso tutto è possibile in questa Champions: il Lione, qualificato nonostante la sconfitta per uno a zero a Bordeaux, è una vera e propria mina vagante che dovrà vedersela proprio con Robben e compagni. Dall'altra parte Barça ed Inter si spera diano vita ad una sfida spettacolare dove alla fine ne esca vincitrice l'unica rappresentante italiana rimasta in lizza!

Foto da ilsole24ore.com

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