7 aprile 2010

Missione Barça


Una delle due semifinali di questa Champions League vedrà l’Internazionale di Milano contro il Barcellona di Messi! I nerazzurri riassaporano il gusto della semifinale della massima competizione europea dopo sette anni di assenza: sia ben chiaro, l'essere approdati a questa fase del torneo non deve essere un punto d'arrivo, ma un trampolino di lancio.
Non ha giocato brutti scherzi il sintetico del Luzhniki di Mosca ai campioni di Mourinho e quando la barriera, accuratamente posta dall’ottimo Akinfeev, si è biblicamente aperta sul siluro di Snejder su punizione, la strada verso il Camp Nou si è di colpo spianata.
A quel punto non restava altro che amministrare sapientemente la gara e risparmiare energie in vista della delicata trasferta di Firenze, gara che può valere un’intera stagione. I russi provano a riaprire la gara con due conclusioni dalla distanza, ma Julio Cesar è sempre attento, dimostrando di meritare ampiamente le chiavi della porta della seleçao. Nella ripresa il nigeriano Odiah rimedia il secondo giallo della serata e lascia il Cska in 10. Partita chiusa.
L'Inter di queste ultime apparizioni è squadra tosta e compatta, un gruppo unito che pare aver risolto le grane interne e che può contare sull'apporto di tutti. Sarà proprio questa sua solidità l'arma da contrapporre alla furia esplosiva del Barcellona di Leo Messi. Trovare il modo di arginare le iniziative del fuoriclasse argentino sarà il compito di José Mourinho: il tecnico di Setubal avrà tempo di trovare il modo da oggi fino al giorno della doppia sfida di Champions, 180 minuti che varranno l'accesso alla finale europea di Madrid.
Il Barça di Guardiola è meno spumeggiante della squadra che la stagione scorsa ha dominato in Europa e nella Liga, imponendo ovunque il suo gioco basato sul possesso palla e sugli spunti vincenti di tutti quei campioni che ha in rosa. Quest'anno può contare su un Ibra finalmente a segno anche in Europa e sui soliti Iniesta e Xavi. Ovviamente il pericolo principale per i nerazzurri si chiama Messi: prendere nota di come abbia ridotto ad un cumulo di macerie gli inglesi dell'Arsenal, prendendoli a pallate e segnando da solo ben quattro reti. Se l’erede di Maradona manterrà questo stato di forma fino al termine della stagione, mondiali inclusi, sarà dura per tutti fermarlo.
La compattezza e la pragmaticità dell'Inter saranno le armi in più di cui l'unica rappresentante italiana in Europa potrà contare per superare i catalani ed accedere ad una storica finale. Mourinho dovrà abusare di tutta la sua saggezza tattica per imbrigliare la manovra blaugrana ed appicare qualcuno alle costole di Messi.

Foto tratta da ilgiornale.it

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