9 dicembre 2009

Addio Champions!



Una Juve di solo carattere non può vincere sempre. E’ una Vecchia Signora che in questa stagione si difende con tutte le sue forze, più Santo Gigi Buffon da Carrara, ma risulta priva di un'organizzazione tattica adeguata e si affida disperatamente alle sporadiche iniziative dei suoi singoli. Il vizio di stagione, ripetutosi anche ieri sera, è concedere vergognosamente troppo agli avversari, lasciando il pallino del gioco in mano agli altri. Per una squadra che ha gli obiettivi della Juve, questo è inaccettabile. Non era certo una Juve da finale di Champions quella vista fin qua, ma si poteva e doveva migliorare la forma per evitare un passivo pesante, anche solo per rispetto dei tifosi. Si doveva puntare al passaggio del turno e sperare in un cambio di rotta per gli ottavi. Putroppo ieri sera, all’Olimpico di Torino, è sceso in campo solo il Bayern Monaco, squadra del tutto innocua per quanto dimostrato in questo inizio di stagione. Eppure i tedeschi erano su ogni palla e pressavano a tutto campo! Che la condizione atletica della Juve sia già arrivata alla frutta!? I bianconeri hanno avuto il solo merito di sfruttare una sbavatura difensiva degli ospiti e sono passati immeritatamente in vantaggio. Per il resto, solo e soltanto Bayern Monaco. Già al 7’ della ripresa la squadra di Van Gaal, peraltro senza Toni e Ribery, aveva ribaltato il risultato: la lezione tattica inflitta alla Juve è stata di quelle che Ferrara e compagni ricorderanno per un pezzo. Mai pericolosi e capaci di creare solo un’occasione con un tiro di Trezegol, ancora sul punteggio di due a uno per gli ospiti. Per un misero totale di due soli tiri in porta ( di cui uno, quello appunto dell’attaccante francese, finito pure alto ) e l’inquietante statistica che registra, ancora una volta, due reti subite su palle inattive. Che lo sforzo psico-fisico profuso per battere l'Inter sia stato pagato caro ieri sera, è pura follia. Forse ha inciso nel finale, quando è mancata un po’ di lucidità con tutti gli effettivi avanti, alla ricerca di non si sa bene che cosa! La sostanza non sarebbe cambiata anche se ci fossero stati mesi e mesi di riposo. Per la Juventus vista quest’anno, soprattutto in Europa, già arrivare all’ultima partita del girone di Champions con il discorso qualificazione ancora aperto era un buon risultato. Vedere, però, come è stata interpretata la partita con il Bayern, lascia senza parole.

Sentivo qualche illustre giornalista citare i troppi infortuni che hanno colpito la squadra di capitan Del Piero, rientrato in campo da poco tempo, ma non è questo il punto: anche se lo staff tecnico eccedesse nei carichi di lavoro, alzando considerevolmente il rischio di infortunio dei propri giocatori, i sostituti dovrebbero inserirsi in uno schema di gioco che ad oggi, purtroppo, latita. Nella Juve di Lippi, ricordo, chiunque giocasse faceva bene ed anche all’epoca veniva criticata la preparazione atletica, rea di causare troppi infortuni.

Il problema più grande, non solo per quanto visto nella sfida di ieri sera, è la fase di impostazione: non si creano azioni pericolose e di conseguenza si tira poche volte in porta. Non si può chiedere tutto a Diego, non è il Padre Eterno! Inoltre, se si lascia costantemente l’iniziativa nelle mani dell’avversario, diventa ancora più difficile, se non impossibile, provare a vincere. Nella Juve targata Ferrara manca la personalità, lo scendere in campo convinti dei propri mezzi e la sicurezza tipica della grande squadra. La rosa è più che competitiva, il problema è che non rende al massimo. Adesso restano la Coppa Italia, forse l’unico vero obiettivo raggiungibile, e lo scudetto. Vedremo con che spirito la Juve si calerà nell’avventura Europa League, ma temo mancheranno le motivazioni.

La dirigenza, da sempre poco ferrata in campo tecnico-sportivo, ha dichiarato Ferrara intoccabile.Tutti d’accordo, ma Ciro è talmente intelligente ed onesto da capire da solo se arriverà un momento in cui non sussisteranno più le condizioni per guidare questa Juve.

La notizia buona della serata di coppa di ieri è che il Milan è approdato agli ottavi. I rossoneri hanno rischiato molto, specialmente nel primo tempo; nella ripresa sono pervenuti al pareggio grazie ad un calcio di rigore, trasformato dal sempre più decisivo Ronaldinho. Il pareggio sul campo dello Zurigo poteva essere rischioso, ma Babbo Natale, travestito da Cristiano Ronaldo e compagni, ha fatto si che il Real Madrid espugnasse il Velodrome di Marsiglia, qualificando automaticamente i rossoneri di Leonardo.

Con il Milan ed i Viola già qualificati, la speranza di tutti è quella di portare perlomeno a tre il numero delle squadre italiane agli ottavi di finale. L'Inter deve solo applicare alla lettera le parole del suo allenatore ed il gioco sarà fatto! Mourinho è sicuro di battere il Rubin Kazan' e noi siamo tutti con lui. Forza nerazzurri!


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