4 dicembre 2009

Il Calzolaio di Rio!



Chi l’avrebbe detto mai che l’Imperatore, al secolo Adriano Leite Ribeiro, una volta tornato in Brasile, in mezzo a tutti quei divertimenti che il paese offre, avrebbe avuto il tempo di imparare un così nobile mestiere come quello del calzolaio? Il numero 10 del Flamengo è abituato a colpi di genio e nel corso della sua carriera ne ha combinate talmente di tutti i colori, che non ci stupiamo più di niente!

Nel corso di questa settimana, Adriano è tornato ad allenarsi con il gruppo, dopo aver curato l’infezione provocata dalla bruciatura al piede sinistro, a causa della quale aveva saltato la sfida contro il Corinhtias di domenica scorsa, vinta comunque per due a zero dai suoi compagni. Bruciatura che aveva scatenato non poche polemiche fra tifosi e giornalisti brasiliani: Adriano si era affrettato a spiegare che se l’era procurata urtando una lampada disseminata nel suo immenso giardino. In molti, conoscendo lo stile ribelle di vita del centravanti carioca, ritenevano si fosse trattato di un incidente di moto o di chissà quale altro sfregamento ravvicinato con qualche granitico sedere locale. Dopo l’allenamento di mercoledì, aveva continuato a sentire dolore nella parte bruciata del piede sinistro; così non avrebbe potuto prepararsi al meglio in vista dell’impegno decisivo di domenica prossima, ultima giornata di campionato. Un incontro decisivo, visto che può valere il titolo brasiliano. Adriano, allora, si è presentato all’allenamento di ieri con lo scarpino sinistro magistralmente tagliato nella parte posteriore, in corrispondenza del tendine d’achille. Affinché la scarpa non rimanesse aperta, ha pensato bene di improvvisarsi artigiano ed ha unito le estremità con del nastro adesivo. Un lavoro ben fatto, non c’è che dire, degno del miglior calzolaio di Rio!

I risultati si sono visti subito e senza più sentire il fastidio dovuto all’attrito della scarpa sulla bruciatura, Adriano ha disputato un gran allenamento, segnando due reti nella partitella in famiglia e scodellando un assit, con un delizioso cucchiaio, per il compagno di reparto Kleberson.

Al termine dell’allenamento, sorridente e sereno, non si è negato ai tanti presenti, esprimendo la propria soddisfazione per la soluzione artigianale scovata. Ha mostrato lo scarpino a tutti, a costo di restare in calzini, ed ha dichiarato che ancora fa male, ma che domenica scenderà in campo a tutti i costi.

La favola di Adriano sembra destinata ad un lieto fine, con la sua squadra in testa al campionato all'ultima giornata e l’imperatore, rinato nella sua Rio de Janeiro, in vetta alla classifica dei marcatori praticamente dall’inizio del torneo, che è riuscito pure a riconquistare la seleçao verdeoro. Tante storie che si intrecciano, tanti destini segnati e carriere che sembravano compromesse ma che oggi, fortunatamente, tornano a risplendere. Il caso dell’imperatore lo conosciamo tutti: dall’inferno della depressione sfogata nell’alcol delle notti milanesi alla completa rinascita di Rio, vicino alla famiglia ed agli amici di un tempo. Il contratto dell’imperatore scade a maggio del 2010, ma si pensa che alla fine di questo campionato la dirigenza rubro-negra gli formuli una proposta di prolungamento, condita da un cospicuo aumento di stipendio.

E’ il caso anche del centrocampista serbo Petkovic, dal 1997 in Brasile ed alla seconda esperienza con la maglia del Flamengo, dopo quella del 2000/1. Nel lontano 1992, anno del quinto ed ultimo scudetto del Mengao, si vedeva negare il diritto di partecipare ai campionati europei con la propria nazionale, la Jugoslavia, all’epoca devastata dalla guerra civile. La delusione, come una ferita mai rimarginata, provocata dall'intromissione di una decisione politica nello sport, fu talmente grande che ancora oggi se la porta dietro. Anche per lui una motivazione in più per tornare a sorridere, trascindando la sua squadra alla vittoria del campionato.

L’importanza della partita di domenica è storica sia per Adriano che per il Flamengo: la squadra di Rio ha la possibilità di laurearsi campione del Brasile per la sesta volta nella sua storia. Per poterlo fare, deve battere in casa il Gremio, di fronte ad un Maracanà tutto esaurito e pronto ad esplodere all’ennesima prodezza del calzolaio di Rio!


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