25 febbraio 2010

Inter senza festa!


Un Inter così era da tempo non si vedeva. Ha funzionato praticamente quasi tutto alla perfezione, considerando ovviamente il valore assoluto degli avversari e di chi li allena. Non si poteva certo pretendere che i nerazzurri schiacciassero il Chelsea riaccompagnandolo alla Malpensa con tre reti sul groppone.

La rete fulminea è stata si un'arma a doppio taglio per Milito e compagni, costretti gioco forza a lasciare l'iniziativa in mano al Chelsea che non si è certo tirato indietro. A dire il vero i pericoli maggiori per la porta dell'ammaccato Julio Cesar sono nati tutti su tiri dalla distanza, siluro di Drogba respinto dalla traversa interna incluso. Proprio in avvio di ripresa un innocuo piatto destro da fuori a girare inganna Julio Cesar, forse coperto, che tocca ma non evita il pareggio dei Blues.

E’ un Inter sempre legata ai singoli, ma la convinzione nei propri mezzi aumenta come del resto lo spirito ed il gioco di squadra, fatto da triangolazioni di prima interrotte solo da verticalizzazioni fulminanti. Il carattere di questa squadra è formato e più solido rispetto a quello delle passate stagioni, quando dopo una rete subita in casa cominciava lo scoramento e veniva compromesso il passaggio del turno. La reazione di ieri alla rete del Chelsea è stata rabbiosa ma lucida, veemente ma efficace: avrebbero potuto osare e prolungare quell'intensità agonistica fino al novantesimo, ma la paura di compromettere tutto subendo un'altra rete ha condizionato la squadra di Moratti. Il solo Balotelli, entrato al posto di Motta, ha provato a puntare gli avversari e caricarsi la squadra sulle spalle ,ma Terry e compagni non sono tipi facili. Peccato non aver osato di più, lo Stamford Bridge è stadio per uomini veri e lo scarto di un solo goal non è bottino rassicurante.

Nel secondo tempo, il Chelsea è calato e l'uscita del portiere dei blues Cech per infortunio poteva essere la chiave di volta del match. Da quel momento Inter, pur non arrivando ad essere pericolosissima sotto porta, ha assunto il comando delle operazioni controllando bene il centrocampo e non lasciando campo agli inglesi come nella prima frazione di gara.

Resta il sapore di un'impresa perché battere il Chelsea non è cosa da tutti i giorni; ho letto le polemiche sulla stampa inglese che ha gridato alla scandalo, o meglio all'omicidio dei blues ( blue murder ), a causa della mancata concessione di un calcio di rigore, episodio per il quale Ancelotti ha protestato vivamente sul finire del primo tempo tempo. Nel calcio tutto si compensa, perlomeno così si dice ed in fatto di torti subiti in Europa le nostrae squadre non sono seconde a nessuna.

E lo stato d'animo di Mourinho? Come promesso a mezzo stampa, non c'era traccia di gioia nel suo volto, né dopo le reti dei suoi, né ai microfoni dei giornalisti a fine gara. Se questo può contribuire a mantenere alta la concentrazione dei suoi ed agevolare il passaggio del turno, vada per la faccia da cane bastonato che ha appena sottratto l'osso al vecchio padrone e non sa come farsi perdonare per non precludersi il futuro rientro. In base anche al passaggio del turno, vedremo se Abramovich sarà clemente!


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