25 febbraio 2010

Clima ostile per il giglio


Neanche in Italia lo sfortunato giglio viola trova terreno fertile per splendere in tutta la sua bellezza. Non è una stagione fortunata per la squadra di Prandelli, anche ieri sera superiore sul piano dell'intensità e delle occasioni al Milan di Leonardo, rientrato nella lotta per lo scudetto dopo la vittoria del Franchi. Le ambizioni dei viola, si sa, sono altre, un posto in Champions sarebbe più che sufficiente a dare un senso alla stagione in corso, ma il cammino di Gilardino e compagni passava anche dallo scontro con il Milan. Rossoneri in versione diavoli spietati non perdonano neanche un solo peccatuccio avversario e riescono pure a stregare la terna arbitrale. La dura legge del goal viene applicata alla lettera, devastando nel giro degli ultimi dieci minuti di gara il capolavoro tattico frutto di tanta determinazione creato da Prandelli. Resta la gran prestazione della Fiorentina, martoriata a distanza ravvicinata da sviste così plateali e decisive ai fini del risultato.
Non solo sfortuna, ma anche qualche demerito: imbarazzante l'incertezza di Donadel e Zanetti che da' il via all'azione del pareggio di Huntelaar, uno che fino a qualche settimana fa l'avrebbero scambiato pure alle figurine. La Fiorentina non ci sta: appena quattro minuti dopo l'elegante slalom del capitano Montolivo viene bruscamente interrotto in area dal crudel Thiago Silva, intollerante verso ogni forma di arte sportiva. Neanche il tempo di protestare, che la sfera arriva al giovane brasiliano Keirrison, il quale anticipa con il corpo Nesta e con un movimento felino gira in porta un terra aria da pochi metri: Abbiati è semplicemente miracoloso. Il Franchi è una bolgia: il povero Rosetti, il direttore di gara reo di non aver assegnato il rigore ai gigliati, è l'oggetto principale delle contestazioni dei tifosi, inferociti pure col segnalinee che avrebbe dovuto aiutare l'arbitro a meglio decifrare il corpo a corpo fra il centrocampista viola ed il difensore rossonero. Il rigore pare netto, soprattutto a velocità normale ( quella a cui dovrebbe aver visto l'azione Rosetti ): a fine gara i giocatori rossoneri hanno fornito la versione ( la Fiorentina si trincera in un opportuno silenzio stampa ) secondo cui l'arbitro avrebbe concesso la regola del vantaggio... Questa versione non sta né in cielo né in terra. Dalle immagini si vede chiaramente come Rosetti, appena subito dopo il contatto, faccia segno a Montolivo di rialzarsi ed arretri di un passo come a voler tornare verso il centrocampo, non accorgendosi che la palla sta per arrivare ad un viola. Improbabile quindi che abbia voluto concedere il vantaggio alla Fiorentina, quando pensava che la palla sarebbe finita ai difensori rossoneri e si stava già avviando a centrocampo. La conclusione a cui sono arrivato, dopo un'attenta visione delle immagini alla moviola, è che l'internazionale Rosetti, oltre a non attraversare un splendido periodo di forma, sia stato tratto in inganno da una prima o contemporanea lieve trattenuta di Montolivo ai danni di Thiago Silva. Prima che il difensore brasiliano venga superato dal centrocampista viola, si vede dalle immagini come la sua maglia venga tirata per un attimo da Montolivo nel tentativo di liberarsi dalla morsa del rossonero. Non credo Rosetti sia riuscito ad intravedere questo piccolo dettaglio, impercettibile persino scorrendo le immagini al rallentatore. Nel caso l'avesse vista, avrebbe dovuto fischiare puniziona a favore del difensore. Penso più ad una clamorosa svista che ha negato il penalty alla Fiorentina.
Al 92' Pato completa la beffa siglando la seconda rete che vale la vittoria ed il -4 dall'Inter in classifica. E' una Fiorentina fondamentalmente sfortunata che raccoglie meno di quanto semini, paga caro certi episodi e viene brutalmente colpita nelle uniche due incertezze difensive. Imperdonabile il disimpegno sbagliato in occasione della rete di Pato, lasciato solo a centro area, che consegna la palla nei piedi di Ronaldinho, libero di esibirsi nei suoi passi preferiti di samba.
Vietato appassirsi per il giglio viola, bisogna continuare così, con i petali in fiore in attesa che cambi il clima ed arrivi la primavera, stagione in cui si spera crescano i suoi estimatori e i pesticidi in giacca nera e fischietto in bocca stiano alla larga dal Franchi!

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