11 maggio 2010

Emozioni dalla panchina


Se le emozioni sul campo si contano ormai con il contagocce in questo finale di stagione, non si può dire altrettanto delle manovre di mercato che stanno interessando tutte le squadre di vertice. Per il calcio giocato, solo l'Inter può regalarci qualche emozione fuori programma ( i tifosi nerazzurri possono fare i dovuti scongiuri ) suicidandosi a Siena, magari distratta dalla finale di Madrid in programma sabato 23 Maggio. Essendo la cosa alquanto improbabile, meglio concentrarsi sulle grandi manovre che interessano il calcio di casa nostra, in particolare sul ciclone che sta per abbattersi sulle panchine dei principali club italiani, nazionale inclusa.
Il tanto atteso arrivo di Benitez sulla panchina della Juventus sembra di fatto ormai sfumato, complice le garanzie ottenute dal tecnico del Liverpool dalla proprietà circa investimenti futuri destinati a far tornare grande la squadra della città dei Beatles. Durante il consiglio d'amministrazione svoltosi ieri a Torino, oltre ad aver deciso di proporre l'inutile ( a mio parere ) revoca dello scudetto 2006 assegnato all'Inter, sembra siano stati presi in esami i possibili sostituti del tecnico spagnolo. Impossibile il ritorno di Lippi, difficile un Capello bis, assai improbabile l'approdo di Prandelli, restano Allegri del Cagliari e Del Neri della Sampdoria. Allegri ha dimostrato un ottimo gioco con il suo Cagliari, ma resta da vederlo alla prova nella gestione di un ambiente pieno di pressioni come quello di una grande squadra; inoltre difetta di esperienza nelle coppe europee e pare troppo "morbido" quando c'è da strigliare il gruppo. Del Neri sta coronando una stagione meravigliosa nella quale sta conducendo, salvo imprevisti, i blucerchiati in Champions League: a quel punto sarà tentato dal provare il brivido della principale competizione europea o si accontenterà di partire da un estivo preliminare di Europa League, con le motivazioni dei bianconeri pari a zero? Fra i due, Del Neri sarebbe forse quello più adatto ed il fatto che il suo ex direttore generale alla Sampdoria, Marotta, sia passato alla Juve può essere un notevole incentivo a seguirlo.
Anche Leonardo, da una sola stagione alla guida del Milan dopo l'addio di Ancelotti che proprio domenica scorsa ha conquistato la premier con il suo Chelsea, sembra destinato alla partenza. Per il tecnico brasiliano l'incompatibilità con il patron Berlusconi pare insanabile e quindi la società di via Turati sarà costretta a guardarsi intorno in cerca di un degno sostituto. Forse non sarà necessario guardarsi troppo in giro per trovare il sostituto di Leonardo, dato che le ultime voci darebbero Tassotti, 30 anni di carriera al Milan da giocatore prima ed allenatore in seconda poi, come prima scelta. Van Basten ha già fatto sapere che per il momento preferisce giocare a golf ( e come dargli torto...) e quindi si autoesclude. Personalmente non escluderei Frank Rijkaard, vecchia gloria rossonera e già allenatore del Barcellona, e Marcello Lippi, uno destinato a stupire e che più di una volta, in passato, ha tessuto le lodi della società di Berlusconi.
Anche Mourinho non sembra poi così sicuro di voler restare alla guida della sua Inter: il fatto di aver apportato quel cambio di mentalità vincente rappresenta, per lui, già un trionfo. Vincere o meno la Champions sarebbe solo un dettaglio e non farebbe differenza nella sua scelta finale. Per i tifosi nerazzurri la farebbe e come, ma si sa, nel calcio di oggi non c'è più spazio per i sentimenti. Il tecnico di Setubal sta puntando dritto verso la panchina del Real Madrid e pare difficile riuscire a trattenerlo. Moratti e Branca, al momento, non hanno neanche preso in considerazione la partenza di Mou e per questo non hanno segnato nessun nome sul loro taccuino: il primo ed unico pensiero è la finale di Champions nella speranza di scrivere un'altra pagina memorabile di storia nerazzurra.
Se Lippi lascia la panchina azzurra, il primo candidato gradito al presidente Abete è Ranieri della Roma. Ecco così un'altra società che deve al più presto tutelarsi in caso di mancato rinnovo da parte del tecnico del Testaccio, per il quale la panchina azzurra sarebbe il coronamento del sogno di una vita. I giallorossi avrebbero già sondato il terreno per Allegri del Cagliari, ma al momento la concorrenza della Juve starebbe facendo tentennare il tecnico livornese.
Non sarà dunque un'estate calda solo per le emozioni che ci regaleranno gli azzurri in Sudafrica, ma anche per i salti di panchina che sicuramente si verificheranno dopo il fischio finale dell'utima giornata di campionato.

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