30 novembre 2009

Andujar lancia il Milan!



Giornata di campionato in cui abbiamo capito, caso mai ce ne fosse ancora bisogno, che l’Inter sta facendo un altro mestiere. Neppure la Fiorentina, regina di Champions, è riuscita a fermare la capolista. A San Siro i viola hanno disputato una gran gara in fase di contenimento, ma sono state poche le occasioni che la retroguardia nerazzurra ha concesso agli ospiti. Le ripartenze ci sono state e potevano anche far male, vedi il palo colpito da Gilardino dopo uno splendido numero ai danni di Samuel. Le recriminazioni degli ospiti per gli episodi dubbi in area, uno a favore e l’altro contro che ha portato poi alla rete di Milito su rigore, contano fino ad un certo punto. L’Inter ha avuto molte più occasioni dei viola e meritava la vittoria. La squadra di Mourinho ha reagito bene dopo la lezione di Barcellona ed ha dimostrato che il campionato italiano è roba sua. Per il momento nessuno pare in grado di metterci le mani.
Qualche speranza di restare in scia dei nerazzurri, dopo il posticipo di ieri sera, forse ce l’ha il Milan. Solo i posteri diranno se la rinascita italiana di Huntelar sarà stata propiziata da Andujar, portiere argentino di belle speranze in forza al Catania. L’olandese, impiegato fino a questo punto della stagione con il contagocce da Leonardo, ha trovato la via del goal con un tiro tutt’altro che irresistibile dal limite, non trattenuto dall’estremo difensore rossazzuro. Secondo voi, se non avesse segnato quella rete liberatoria al 90’, tra l’altro la prima in campionato, avrebbe avuto il coraggio di provare un numero simile in occasione della sua seconda rete personale a distanza di pochi minuti? Quando si dice che nella vita conta la fiducia nei propri mezzi: a volte basta prendere un po’ di coraggio ed anche le cose più difficili diventano possibili. Per questo, dico, che vedremo se Andujar è stato l’unico a credere nelle potenzialità dell’olandese o se anche l'attaccante ex Real Madrid si ricorderà di essere un campione! Per il resto, poco Milan di fronte ad un inesistente Catania; da salvare solo i tre punti che li mantengono in “corsa” per il titolo.
La Juventus rimedia la seconda sconfitta per due a zero nel giro di quattro giorni e non fa grandi miglioramenti sul piano del gioco. Una Juve, a dire il vero, anche sfortunata, punita da una prodezza del brasiliano Nené e che può recriminare su un rigore non concesso. Nonostante le decisioni arbitrali, la squadra di Ferrara deve assolutamente fare di più. Non sono in grado di sapere quale sia il problema della Vecchia Signora, ma non credo dipenda solo dalla scarsa personalità di Diego che deve ancora adattarsi al nostro calcio, come ho letto da qualche parte. Sarebbe troppo rischioso per una squadra come la Juve affidarsi alla vena di un singolo, seppur talentuoso, giocatore. A parte la sconfitta, credo che il dato più sconcertante sia la difficoltà con cui Amauri e compagni riescano a trovare la porta. Sono già quattro le partite consecutive in cui non vanno a segno e gli obiettivi stagionali si stanno pian piano allontanando. Il Milan è salito al secondo posto scavalcandoli in classifica ed in Champions servirà una grande prova per non perdere in casa contro il Bayern Monaco, pronto a rischiare tutto per fare il colpaccio a Torino. Una Juventus di solo carattere non basterà neanche nell’anticipo di sabato prossimo contro l’Inter.
La Roma continua a crescere, anche se Ranieri predica calma e pazienza, invitando tutti a lavorare sodo. Se Totti regge per tutto il campionato, la zona Champions può essere più che alla portata.
Il Genoa non ha avuto pietà della Samp, in un match che per le botte date ha ricordato battaglie campali di altri tempi. Il Parma ha tenuto bene a bada il Napoli formato trasferta e si mantiene in zona Europa League; il Bari non accoglie Malesani, alla prima sulla panchina del Siena, nel migliore dei modi vincendo in rimonta sui toscani.

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