13 novembre 2009

Forza Trap!



Domani si giocheranno le gare di andata degli spareggi per accedere alla fase finale dei campionati del mondo di calcio che si terranno in Sudafrica. Fra le quattro sfide che interessano le squadre europee, spicca l’incontro fra l’Irlanda di Trapattoni e la Francia di Domenech.

La speranza di noi italiani è che il nostro amato Trap ci faccia un regalo ed elimini la Francia dei tanti campioni e dell'allenatore meno amato d'Europa. Un in bocca al lupo, anche se indiretto, è arrivato al Trap perfino dall’attuale presidente della Uefa, Michel Platini. Le roi, leggenda bianconera proprio sotto la guida tecnica e spirtuale di Trapattoni negli anni d’oro della vecchia Signora, ha elogiato il suo ex allenatore, definendolo un grande psicologo oltre che un grande intenditore di calcio. Che la “sua” Francia resti antipatica pure a Platini ? Non è questo il punto. Un personaggio come Giovanni Trapattoni lo sia ama trasversalmente, indipendentemente dalla squadra che si tifa e dalla nazione a cui si appartiene. Non si può non voler bene al mitico Trap! Persona carismatica e dotata di una simpatia unica che ha fatto la storia del calcio italiano.

Tornando alla sfida di domani, l’Irlanda, arrivata seconda nel girone di qualificazione proprio dietro all’Italia, se la può e se la deve assolutamente giocare con i francesi. Possiamo stare tranquilli che, con il Trap in panchina, non scenderà in campo già battuta. La Francia a livello di singoli vanta un tasso tecnico più elevato, ma in una battaglia di 180 minuti conterà lo spirito di squadra e la voglia di soffrire fino all’ultimo minuto. Sarà anche e soprattutto una sfida fra allenatori: vedremo chi sarà più in grado di trasmettere la carica giusta ai suoi e farli scendere in campo con la grinta giusta. Il Trap in questo, lo sappiamo bene, è maestro. La Francia dovrà stare attenta a non compiere l’errore di spostare la disputa sul piano fisico ed affidarsi ai soli lanci lunghi finalizzati alla mischia, perché gli irlandesi, grazie alla loro tradizione rugbistica, sono dei maestri in questo.

Altra sfida quella che vede di fronte il Portogallo, orfano di Cristiano Ronaldo ancora infortuano, e la Bosnia del centravanti Dzeko del Wolsburg, tanto inseguito dal Milan in estate. Sulla carta i lusitani sono i favoriti, ma la Serbia, come tutte le squadre dell’Europa dell’Est, ha nel suo Dna quella dose di imprevedibilità che la rende capace di qualsiasi impresa.

Il confronto fra Grecia ed Ucraina dipenderà molto dalla forma dei campioni d’Europa del 2004. Da allora non hanno mai saputo ripetere quelle prestazioni ed hanno mancato la qualificazione ai mondiali dell 2006 in Germania. Riuscirono a qualificarsi per gli Europei del 2008, dominando il proprio girone, ma rimediarono tre sonore sconfitte nel girone della fase finale. Vedremo se il mago Otto Rehhagel sarà capace di portare la Grecia al mondiale. L’Ucraina, trascinata dal rinato capitano Schevchenko, non si è qualificata direttamente ai mondiali solo perché davanti aveva l’Inghilterra-schiacciasassi di Capello. Ha disputato un ottimo girone di qualificazione, totalizzando ventuno punti ed offrendo un bel gioco. Il tecnico Michailichenko può contare sui collaudati blocchi della Dinamo Kiev e dello Skakter Donecsk ( vincitore della scorsa edizione della Coppa Uefa ) e, come valore aggiunto, dispone del centrocampista Tymoshuk del Bayern Monaco. Al genoano Papastathopoulus il compito di fermarlo.

A chiudere il quadro degli spareggi europei, la Russia di Hiddink affronterà la soprendente Slovenia di Slatko Dedic, attaccante del Bochum. Hiddink lo ricordiamo fin troppo bene qua in Italia ed per l'incredibile capacità che ha di far compiere alle proprie squadre delle vere e proprie imprese sportive ( come quando la sua Corea ci castigò ai mondiali del 2002! ). La Russia di oggi vanta giocatori che, a differenza di una volta, hanno maturato esperienza all’estero in club di prima fascia. Basti ricordare il capitano Arshavin del Arsenal, Zirkov del Chelsea e Pavljuchenko del Tottenham; senza dimenticare che il livello delle squadre russe è cresciuto notevolmente grazie all’investimento dei magnati locali. Testimonianza diretta di questa crescita, sono le conquiste della coppa Uefa da parte del Cska di Mosca nel 2005 e dello Zenit di Pietroburgo nel 2008. La Slovenia, da quando si è resa indipendente dalla ex Jugoslavia, ha partecipato solo ai mondiali del 2002 non andando, però, oltre il primo girone e rimediando tre sconfitte in altrettante partite. Sarà dura contro la Russia di Hiddink, ma nel calcio tutto è possibile.

Anche Lippi ha detto che tiferà per l’Irlanda di Trapattoni: non potendo, per ovvie ragioni di campanilismo, contraddire il nostro commissario tecnico, daremo tutti una mano al Trap, infilandoci le dita in bocca per fischiare insieme all'unisono con lui! Onde evitare, in caso di sconfitta, di sentirlo tuonare dalla sala stampa improbabili moccoli in inglese! Meglio, quindi, tifare Irlanda!


Nessun commento:

Posta un commento