26 novembre 2009

Champions: qualificazione rimandata



Serata senza sorrisi per le italiane impegnate in Champions League. Il Milan non va oltre il pari interno con il Marsiglia, rischiando addirittura la sconfitta nel finale. La Juventus, in trasferta a Bordeaux, perde due a zero dopo una prova scialba che non lascia spazio a recriminazioni.

E’ la solita Juve che soffre la pressione degli avversari quando gioca in trasferta e non trova la forza per reagire. Ferrara dovrà lavorare a lungo sulla mentalità dei suoi e farli credere nelle loro potenzialità, puntando sul fatto che sono una squadra che ha i mezzi per vincere ovunque. Il Bordeaux, dal canto suo, ha avuto più occasioni dei bianconeri; già allo scadere del primo tempo, Buffon ha dovuto compiere il primo miracolo della serata uscendo alla disperata. La mano di Blanc, vecchia conoscenza del calcio italiano e compagno di squadra di Ferrara e Cannavaro ai tempi del Napoli, si vede eccome in questa squadra: l’ex libero di Barcellona, Inter e Manchester United voleva il primo posto nel girone, nonostante la qualificazione fosse già cosa certa. I suoi ragazzi lo hanno accontentato, sfoderando una prestazione maiuscola. Intelligente e pragmatica come il suo allenatore, il Bordeaux ha mantenuto a lungo il pallino del gioco, non permettendo ai bianconeri di rendersi pericolosi. Le due reti francesi sono nate entrambe da palle inattive, fatto che dovrà far riflettere Ferrara e tutto il reparto difensivo della Juve. La Vecchia Signora ha avuto un’unica occasione per pareggiare, sotto per uno a zero, quando un invitante cross dalla destra di Del Piero ha visto prima Diego e poi Amauri mancare la deviazione decisiva ad un metro dalla porta. Una gara di scarsa personalità per la Juve; poteva e doveva sicuramente fare meglio contro un Bordeaux che la scorsa stagione ha vinto il campionato dopo sette anni di dominio Lione, ma che a livello di organico non è certo superiore alla Juventus. Da rilevare, purtroppo, alcuni cori di stampo razzista nei confronti di Balotelli, scanditi dai soliti imbecilli di razza, che definire tifosi della Juventus non me la sento proprio.

La nota lieta in casa Milan è che Ronaldinho è tornato. Non che si fosse allontanato da Milano, sia chiaro, ma è tornato sui livelli di classe che gli sono propri. Ha giocato con personalità, trascinando i suoi e regalando colpi d’alta scuola. Capiva anche lui che la forma lo stava supportando e tutto gli veniva facile; spinto dall’entusiasmo e dalla voglia di portare i suoi alla vittoria, più volte ha invitato il pubblico di San Siro ad infiammare la torcida. Lo stesso Nesta, rientrato questa stagione dopo un lungo periodo di inattività dovuto ad infortunio, dimostra di non aver perso tutta la classe cristallina che lo ha sempre contraddistinto. Anche ieri sera, in occasione di alcune chiusure, l’eleganza con cui si è mosso è stata davvero degna di nota. A tratti è un piacere vedere il Milan di questa stagione. Così è stato per la fase iniziale dell’incontro di ieri sera: fino alla prodezza di Borriello che ha portato in vantaggio i rossoneri. Dopo è tornato il solito Milan che concede troppo, pecca di equilibrio e non oppone filtro a centrocampo. Nel finale sono stati troppi i rischi corsi dalla squadra di Leonardo che, come obiettivo minimo, non doveva assolutamente perdere per evitare di rimettere in corsa il Marsiglia di mister Deschamps. L’ex juventino ha plasmato l’Olimpique a sua immagine e somiglianza: una squadra determinata e coriacea, scesa in campo al Meazza senza timori reverenziali.

Per Juventus e Milan sarà fondamentale l’ultimo turno, dove i bianconeri dovranno cercare di non perdere contro i tedeschi del Bayern Monaco, vittoriosi uno a zero ieri sera nella gara interna contro il Maccabi Haifa. Per i rossoneri, in trasferta a Zurigo, sarà meglio vincere per evitare sorprese provenienti da Marsiglia, dove i francesi affronteranno il Real Madrid.



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